October List: recensione libro Jeffery Deaver


Jeffery Deaver è senza dubbio uno dei più famosi autori di libri thriller a livello mondiale. Basta solo nominare Il collezionista di ossa e anche i lettori più pigri spalancano gli occhi. Nonostante la sua vasta produzione letteraria October List rappresenta un vero e proprio testo sperimentale.
Pubblicato nel settembre 2013, arriva in Italia esattamente un anno dopo. Come sempre l’accoglienza è buona. Tuttavia a conquistare il pubblico nostrano della stagione sarà poi La piramide di fango di Andrea Camilleri. Octrober List lo trovi in formato kindle, copertina rigida e flessibile, insomma per tutti i gusti.
Trama del libro October List
Gabriela McKenzie è referente alla Prescott Investment, società di consulenza finanziaria di Manhattan. Charles, il suo capo, e anche titolare della company, un giorno sparisce insieme al denaro di tutti i clienti. Lei diventa così inevitabilmente il parafulmine di tutta la vicenda.
A farsi viva per prima è infatti la polizia, che la interroga in cerca di indizi e informazioni. Tra i “truffati” però c’è pure Joseph Astor. Quest’ultimo è un individuo che vive e opera esattamente dal lato opposto della legge. Dei soldi sottratti, la sua parte ammonta a ben 400mila dollari.
Per riaverli non esiterà a rapire Sarah, la figlia di Gabriela di soli 6 anni. In cambio della vita della piccola vuole mezzo milione di dollari e un documento scottante chiamato October lIst. Si tratta di un elenco di nomi e numeri per il quale vale la pena rischiare tanto, forse addirittura tutto.
Gabriela possiede una copia della lista, tuttavia quella cifra è per lei impossibile da racimolare nelle 30 ore concesse. Qui entra in gioco Daniel Reardon, manager incontrato per caso pochi giorni prima. L’uomo lavora alla Norwalk Fund, e ha dimestichezza con i sequestratori . Spesso infatti gli alti dirigenti della sua azienda diventano merce di scambio nel business dei riscatti.
In meno di tre giorni si susseguiranno interrogatori, inseguimenti, sparatorie, omicidi, intrighi e rivelazioni. Questa è una corsa contro il tempo, e per giunta raccontata al contrario.
Rac…conto alla rovescia
L’idea della successione cronologica disordinata, spezzata o invertita non è nuova. Questo espediente narrativo però è decisamente più comune al grande schermo. Infatti capolavori come Pulp Fiction, Memento, Donnie Darko e Mulholland Drive, ne fanno il proprio punto di forza.
Nella trama October List sfrutta esattamente lo stesso concetto. La sequenza della storia va dalle 18:30 di una domenica alle 8:20 del lunedì prima. Mentre scorrono le pagine i pezzi del mosaico prendono, anzi tornano al loro posto. Lo stesso vale pure per la collocazione dei personaggi.
In pratica i cattivi sono più buoni del previsto e i buoni lo sono meno di quanto si immagini. E per quanto riguarda vittime e carnefici? Meglio non dire troppo altrimenti rischiamo lo spoilerone! Altra particolarità rispetto ad altri libri gialli e noir di Deaver, è l’aggiunta di una foto come incipit.
All’inizio di ogni capitolo ci sono infatti scatti descrittivi e altri che rappresentano indizi rivelatori. Un consiglio, quando terminerai la lettura, e solo allora, dà un’occhiata all’indice di queste immagini. Fungerà da utile retrospettiva per comprendere meglio il senso della storia.
October List: l’opinione dei lettori

Non tutti i fan mostrano indulgenza verso i propri miti. In un certo senso ciò è anche legittimo e giusto. Infatti la credibilità e l’ammirazione guadagnate grazie alle opere del passato non durano in eterno. Su 9 ciambelle col buco, la decima “senza” sarà pure buona ma però non è una ciambella!
October List ha un “buon sapore”, tuttavia non è tra le ricette più riuscite di Jeffery Deaver. Uno dei difetti evidenziati da tanti lettori è la complessità del piano temporale ribaltato. Questo infatti, come detto, funziona bene per un film, ma meno per un romanzo. Il nodo non è la tecnica, perché l’autore ne ha da vendere. Il punto è che un film lo guardi tutto intero dall’inizio alla fine.
Anzi, in questo caso meglio dire dalla fine all’inizio. Un libro invece a volte lo si legge a spezzoni. Difficile finire 358 pagine senza interruzioni. Ogni volta quindi si smorza il filo del discorso. La cosa non gioca certo a favore di una testo che già di suo richiede un po’ di attenzione in più.
Come al solito però c’è chi la pensa diversamente. Molti infatti apprezzano l’architettura elaborata e il perfetto l’incastro degli eventi. La questione sta nell’approccio. La lettura sarà pure evasione ma non è distrazione. Qualunque testo in fondo richiede un minimo di dedizione.
Il “solito insolito Deaver”
Per molti October List è uno dei libri thriller che segna il declino dell’autore. È lontano anni luce dal Il collezionista di ossa e da altri capolavori. Si tratta di un romanzo da leggere più per rispetto e riconoscenza che per la sua validità. La sola cosa efficace è la strategia di comunicazione.
C’è addirittura chi afferma che la sinossi del romanzo è meglio del romanzo stesso. I personaggi sono piatti, disegnati male e il testo è poco avvincente. Lo stratagemma della cronologia inversa maschera male l’assenza di contenuto. Rimettendo in ordine gli eventi si ottiene una trama debole, banale e inconsistente. La lettura è faticosa, scontata, a tratti noiosa e persino frustrante.
Nella schiera degli estimatori i pareri sono più lusinghieri ma in sostanza tiepidi. October List è in sostanza buono e ben articolato. Molti lo ritengono un interessante esercizio di stile. A tratti sembra ostico però superate le prime diffidenze poi diventa scorrevole e intrigante.
Per diversi aspetti è un lavoro ambizioso e intelligente con un background robusto. A un occhio attento emerge il solito insolito Deaver. Forse manca quella suspense che tiene col fiato sospeso. Però c’è azione, intrattenimento e abbastanza colpi di scena per non deludere le aspettative. Piaciuta la nostra recensione? Se si, figuriamoci il libro! Facci sapere entrambe le cose con un commento.