La Caduta di Gondolin: tra i libri più letti


Prima de Il Signore degli Anelli e anche de Lo Hobbit, c’è La caduta di Gondolin. Pubblicato nel 2018, è il terzo dei Racconti Perduti. Si tratta di un ciclo di opere postume di J. R. R. Tolkien. Lo precedono I figli di Húrin (2007) e poi Beren e Lúthien (2017). Cronologicamente però è il primo dell’autore britannico. Infatti risale addirittura al 1916, scritto quando l’autore prestava servizio militare durante la Prima Guerra Mondiale. Lo trovi in formato kindle, copertina rigida e flessibile.
Trama del libro La caduta di Gondolin
Terra di Mezzo, fine della Prima Era, gli elfi sopravvissuti alla Battaglia delle Innumerevoli Lacrime si rifugiano a Gondolin. L’oscuro signore Morgoth, la cerca per distruggerla. Secondo una profezia sarà infatti proprio un elfo a sconfiggerlo. Tuttavia la città è introvabile grazie ad un incantesimo.
Ulmo, dio delle acque, sa che è solo questione di tempo. Sceglie quindi il giovane Tuor, della razza degli uomini, per allertare re Turgon. Costui però non ascolta l’avvertimento. Egli infatti ritiene la minaccia estremamente remota. Inoltre confida nella segretezza e inespugnabilità delle mura.
Nonostante ciò tra i due nasce un’amicizia. L’umano sposa addirittura Idril, la figlia del sovrano. Dalla loro unione nasce un bambino di nome Eärendel. Geloso del loro amore è però Maeglin, nipote di Turgon e da sempre invaghito della cugina. Sarà proprio lui a tradire il suo stesso popolo.
Rivelerà infatti a Morgoth la via per Gondolin, dietro promessa di diventarne padrone con Idril accanto. Trascorrono tre anni, durante i quali le tenebre creano un esercito sconfinato di orchi, troll, mannari, goblin, draghi, Balrog e macchine da guerra. Arriva così il giorno dell’offensiva.
Turgon si accorgerà del pericolo troppo tardi. Quando il nemico è già alle porte, Maeglin rapisce Idril e suo figlio. Turo però lo insegue e lo uccide in un duello cruento. Il re capisce che la caduta di Gondolin è ormai inevitabile. Nomina quindi Tuor suo successore e gli chiede di salvare quanta più gente possibile. Gli ultimi rimasti si battono con grande valore, ma alla fine soccombono.
I fuggitivi scampano alla morte grazie all’intervento delle Aquile di Thorondor. Sopravvivono in 800, insieme a Tuor, Idril e al loro piccolo. Si stabiliranno sulle foci del fiume Sirion. qui Eärendel crescerà e diverrà un elfo molto importante. Sarà infatti il padre di Elrond di Gran Burrone.
Guida alla lettura delle opere di Tolkien
Il “Professore” morì nel 1973, pubblicando fino ad allora solo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Tuttavia il figlio Christopher ricostruì il resto dell’immenso universo letterario ancora inedito. Si trattava di appunti senza ordine cronologico o conclusione. La sequenza dei libri si evince infatti solo dagli eventi. Facciamo quindi un po’ di ordine dicendo che la Terra di Mezzo è solo una piccola parte di un mondo più vasto chiamato Arda. L’autore distingue Tre Ere. L’ultima è quella della famosa “Compagnia dell’Anello”. Ecco l’ordine delle opere:
- Il Silmarillon. (1977, ed. ita. 1978). Contiene la genesi di Arda e copre tutte e le ere. Raggruppa stralci di eventi salienti, compresa La caduta di Gondolin.
- Beren e Lúthien. (2017). Racconta l’amore tra un umano e una donna elfo. Si ispira al legame di Tolkien con sua moglie Edith Bratt. È la versione estesa di una storia de Il Silmarillon.
- I figli di Húrin. Come il precedente, sviluppa episodi de Il Silmarillon. Esce dappertutto nel 2007.
- La caduta di Gondolin. (1916, ed. ita. 2018). Compare in “pillole” nei Racconti Incompiuti, Racconti Perduti e History of Middle-earth.
- Lo Hobbit. (1937, ed. ita. 1973) È l’antefatto de Il Signore degli Anelli.
- Il Signore degli Anelli. (1955, ed. ita. 1979).
- L’ultima canzone di Bilbo. (1974, ed. ita. 1990). È un’opera in versi.
- Le avventure di Tom Bombadil. (1962, ed. ita. 2008). Contiene 16 poesie sul “folklore degli Hobbit” con notizie non presenti in altri racconti.
- Racconti incompiuti. (1980, ed. ita. 2003). Ci sono episodi accennati ne Il Silmarillo e ne Il Signore degli Anelli, qui in edizione più estesa o antica.
- Racconti Ritrovati e Racconti Perduti. (1983, ed. ita. 1986-87). Rappresentano le uniche parti tradotte di The History of Middle-earth. Si tratta di storie uniche, oltre a saggi e approfondimenti.
La caduta di Gondolin: l’ultimo addio alla Terra di Mezzo

Anche se nella trama La caduta di Gondolin ha in sostanza inizio e fine, è diverso da un vero romanzo “stand alone”. È infatti più una raccolta delle numerose possibili versioni della stessa storia. Ad esempio alcuni personaggi cambiano spesso nome e ci sono sviluppi o finali alternativi.
I “tolkieniani” esperti qui troveranno risposte a quesiti in sospeso, migliorando la visione dell’opera. Tutti gli altri invece vedranno le fasi di creazione di un’epopea che per bellezza e complessità compete con la mitologia greca e nordica. In particolare La caduta di Gondolin ricorda La guerra di Troia o Beowulf, avvicinandosi molto più all’epica antica che alla narrativa moderna.
Esso è il primo vero racconto su Arda, e probabilmente purtroppo anche l’ultimo, stavolta per davvero. Il figlio dello scrittore lo aveva già dichiarato dopo Beren e Lùthien. Tornò però sui suoi passi proprio con La caduta di Gondolin. Lo stesso Christopher Tolkien però è scomparso nel 2020.
Quindi in pratica questo è a tutti gli effetti un addio alla Terra di Mezzo. Tra i fan resta il rimpianto di non sapere cosa il grande John Ronald Reuel avrebbe scritto ancora. Per fortuna a nessuno rimane il rimorso di averlo letto. Resterà per sempre la memoria di un mondo fantastico, descritto così bene, che a volte c’è da credere che Tolkien ci sia stato per davvero.
Quando in un mondo di fantasia le emozioni sono reali
Quella de Il Signore degli Anelli è di certo la saga di libri più letti di tutti i tempi. Tuttavia l’ultimo della serie, per molti è pure il meno utile. È in sostanza l’estremo tentativo di spremere profitti da un franchise ormai esaurito. La storia infatti è nota perché pubblicata a stralci in altre raccolte.
Si tratta di un collage di frammenti più o meno incompiuti che non aggiungono nulla di nuovo. È soltanto un modo per attirare i collezionisti e “ingannare” i curiosi o meno esperti. Il testo è ridondante e poco scorrevole. Inoltre il formato, troppo piccolo, sacrifica le stupende illustrazioni di Adam Lee. Alcune rielaborazioni della storia servono solo a riempire il volume di pagine.
Dal punto di vista degli appassionati, La caduta di Gondolin è invece ovviamente imperdibile. È la prova dell’incredibile lavoro certosino svolto da Christopher Tolkien per far vivere l’eredità di suo padre. Rappresenta un viaggio nella mente di un genio e mostra l’evoluzione delle sue idee.
Al di là della trama, gli eventi descrivono ogni facce della natura umana come paura, tradimento, coraggio e riscatto. Si parla di un’opera cruciale per la comprensione di tutta l’architettura narrativa. Per finire è l’ultimo biglietto per un mondo immaginario, che ha donato, dona e donerà ancora emozioni reali. Sei un inguaribile “nerd”? Allora di certo starai già acquistando La caduta di Gondolin su internet. Non lo sei? Però sei qui , quindi buona lettura e commenti!