Il collezionista di ossa: un thriller dalla pelle d’oca

Il collezionista di ossa è uno di quei romanzi gialli che non ha bisogno di presentazioni. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1997, è uscito in Italia l’anno successivo. Divenuto un vero e proprio classico del genere, è l’opera che ha fatto conoscere Jeffery Deaver al grande pubblico.
Basti pensare che il suo primo libro, Nero a Manhattan, risale in realtà al 1988. Il volume però è stato tradotto e pubblicato dalla casa editrice Rizzoli soltanto nel 2009. Il collezionista di ossa ha avuto un successo enorme, tanto da diventare un altrettanto famoso film nel 1999.
L’adattamento cinematografico è stato diretto da Phillip Noyce. Protagonisti Denzel Washington e Angelina Jolie. Il libro è disponibile in formato Kindle, con copertina rigida e flessibile.
Il collezionista di ossa: per “collezionisti di libri gialli”

Il collezionista di ossa rappresenta la genesi del lungo e fortunato ciclo di romanzi gialli dedicato ai personaggi di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs. La serie conta ben 16 capitoli, l’ultimo in ordine cronologico, scritto nel 2019. L’intera collana comprende i seguenti titoli:
- Il collezionista di ossa
- Lo scheletro che balla
- La sedia vuota
- La scimmia di pietra
- L’uomo scomparso
- La dodicesima carta
- La luna fredda
- La finestra rotta
- Il filo che brucia
- La stanza della morte
- L’ombra del collezionista
- Il re dei morti
- Il bacio d’acciaio
- Il valzer dell’impiccato
- Il taglio di Dio
- Promesse
Ciò che funziona in questo libro è in particolare l’alchimia tra i due protagonisti. I dialoghi sono brillanti, i tratti emotivi ben delineati. Nel corso dei capitoli il loro rapporto cresce e si evolve. Il collezionista è un singolare connubio tra un libro thriller e una storia romantica.
Si tratta di un’idea poi ripresa da molti format, tra pellicole e serie tv. La coppia di investigatori piace perché composta da individui forti ma con le loro debolezze. Rhyme in particolare, è tanto immobile nel corpo quanto dinamico nell’intelletto.
Invece del solito abbinamento tra la mente e il braccio, stavolta a fare squadra sono piuttosto “la mente e la mente”. Altro aspetto originale è l’arco cronologico entro cui si svolgono gli eventi.
Tutta la vicenda, spalmata su 400 pagine dense e intense, avviene in sole 72 ore. Tre giorni di corsa contro il tempo, in cui non c’è spazio per la banalità di molti best seller all’americana.
Trama de Il collezionista di ossa

John e sua moglie Tammie sono appena atterrati a New York. Dopo ritardi e contrattempi riescono finalmente a trovare un taxi. Tutto quello che vogliono è ritornare a casa. Purtroppo non ci arriveranno mai.
Il giorno dopo, sotto un vecchio binario nel West Side viene rinvenuto il cadavere dell’uomo. Dal terreno spuntava solo una mano. Al dito un anello nuziale infilato e forza fino a scarnificarlo. È quello della donna.
A fare la macabra scoperta è Amelia Sachs, affascinante e sveglia poliziotta del corpo metropolitano. Dall’altra parte della città, Lincoln Rhyme, il miglior criminologo del Paese, sta progettando di farla finita.
Ha risolto centinaia di casi, ma da 4 anni è bloccato in un letto. Un grave trauma subìto sul lavoro lo ha paralizzato dal collo in giù. Ha già programmato la procedura di suicidio assistito. L’unica cosa che lo tiene ancora in vita è la passione per il mestiere.
Sarà proprio il senso del dovere a sconvolgere i suoi piani. Lui è l’unico che può far luce sul caso del “morto del binario”. È sua la decisione di coinvolgere nelle indagini anche Amelia. Ha intuito che la ragazza possiede un talento innato.
Alcuni elementi sulla scena del crimine si rivelano pezzi di un mosaico. Gli indizi suggeriscono che Tammy è viva, ma ancora per poco. La donna viene trovata, ma troppo tardi.
Il killer sta giocando una folle partita. Si ispira a un romanzo poliziesco intitolato “Il collezionista di ossa”. Ogni delitto porta alla prossima vittima. La terza sarà uno studente. La quarta e la quinta sono un anziano e sua nipote.
Amelia riesce a salvare solo la bambina. L’ultimo pezzo del puzzle svela che è Rhyme la vittima finale. I due sono ancora troppo lontani dallo scoprire l’identità dell’assassino, ma lui si trova già molto vicino.
Il parere dei lettori di romanzi gialli
Il collezionista di ossa è sicuramente uno dei romanzi gialli più popolari in assoluto. Fino a qui tutti d’accordo. Però quando si parla del valore letterario dell’opera, l’opinione degli utenti si spacca in due. Una parte dei lettori pensa che il successo del libro sia solo merito dell’omonimo film.
Altri sono invece convinti che la versione su carta stampata sia di gran lunga migliore a quella su grande schermo. Per questi ultimi il libro di Jeffery Deaver è un capolavoro. Lo descrivono come un pilastro che si regge da solo e che anzi domina un intero genere narrativo.
Il collezionista di ossa: tra tecnica e passione

Nel mirino dei critici c’è principalmente l’aspetto descrittivo del libro giallo. Ci sono troppe pagine dedicate alle indagini strumentali. Queste parti sono prolisse e rallentano il ritmo della lettura. Lo scrittore è convinto che questi particolari possano essere interessanti, ma risultano noiosi.
L’obiettivo di rendere realistico il racconto, nasconde forse il desiderio di esibire la conoscenza della materia. Il prodotto è eccessivamente tecnico e poco emozionale. Il risultato è un testo ricco di dettagli ma povero di contenuti.
Al contrario, molti credono che tra gli aspetti più affascinanti ci sia proprio la meticolosità scientifica. Grazie alla precisione dell’autore, è come partecipare alle indagini in prima persona. Le tecniche di laboratorio sono interessanti e affascinanti. Fanno comprendere il come e il perché degli sviluppi.
Esse svelano i complessi meccanismi che i detective sfruttano per risalire alla soluzione del caso. Anche le ambientazioni particolareggiate sono molto apprezzate.
Il modo in cui viene tratteggiata la New York di inizio ‘900 è intrigante e suggestivo. Tutto questo elaborato lavoro di documentazione è in realtà pura passione. È l’ossessione di Deaver di rendere tutto più verosimile.
Simile a tanti ma diverso da tutti
Il collezionista di ossa viene accreditato come un vero gioiello tra i libri gialli. Tuttavia per alcuni si tratta di un’opera alquanto sopravvalutata. Diversi punti sono piuttosto ripetitivi e ridondanti. Il rapporto tra Lincoln il “maestro” e Amelia “l’allieva” sa di già visto migliaia di volte.
Dai commenti di altri sembra quasi sentir parlare di due diversi romanzi gialli. Infatti per loro la trama è solida e intrigante. La storia fa leva su aspetti insoliti rispetto al genere. Nonostante ciò essi funzionano alla grande. Si parla cioè del rapporto tra i due protagonisti e delle indagini storico-scientifiche. Per questo motivo l’effetto risulta così unico e originale.
Alta tensione o bassa intensità?

Chi boccia Il collezionista di ossa lo giudica troppo statico. Non ci sono colpi di scena, azione, suspense e soprattutto emozioni. In sostanza mancano gli ingredienti essenziali dei libri thriller. L’adrenalina è assente e la conclusione è deludente.
Il cattivo non ha spessore. Spicca solo per la brutalità dei delitti ma non vale nulla come antagonista. L’epilogo è imprevedibile solo perché gli indizi non c’entrano nulla con l’assassino. Questo è solo un espediente per creare la sorpresa.
Il libro di Deaver ha tutto quello che si può desiderare dai romanzi gialli. Questa è la versione dei “fan”. Per costoro è uno dei migliori racconti del genere. Tiene con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. È scorrevole, mai esagerato o esasperato.
Chi evidenzia i difetti della trama non può negare però di essere rimasto spiazzato dal finale. Il collezionista di ossa è tensione allo stato puro. Lo scrittore mantiene la stessa andatura dalla prima all’ultima pagina. Sta al lettore riuscire a mantenere il passo.
Identikit di Lincoln, Amelia e Co.
Secondo alcuni o personaggi e le situazioni sono poco verosimili. I protagonisti appaiono artificiali. Si fa fatica ad immedesimarsi nella storia e nelle loro vite. Il libro è povero di particolari psicologici, risvolti e retroscena. È chiara l’intesa “Rhyme-Sachs”, ma non emerge ciò che li separa o li lega.
La “claque” è di parere contrario. Per questi, l’autore scrive in maniera magistrale. Il suo stile è diretto, semplice e scorrevole. Sotto più di un aspetto, Il collezionista di ossa è uno dei romanzi gialli più belli di sempre. Il libro è una storia di paura, di amicizia e poi di passione.
Il tutto viene raccontato in modo discreto ed efficace. Sia Lincoln che Amelia hanno ruoli ben definiti. Sono individui speciali se presi singolarmente. Però diventano eccezionali l’uno accanto all’altra.
Il collezionista di ossa è in testa alla classifica dei libri gialli consigliati. Non lo diciamo solo noi, ma tanti che lo hanno già letto, prima o dopo aver visto il film. Dunque cosa stai aspettando? Un po’ come una bella auto, provalo con calma, facci un giro e lasciati trasportare. Quando lo chiudi, raccontaci le tue impressioni con un commento.
