Il colibrì: il best seller vincitore del premio strega

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Il colibrì: il best seller vincitore del premio strega
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16,00€ 20,00€

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Il colibrì: il best seller vincitore del premio strega
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Racconto intenso e introspettivo
Impianto narrativo originale e affascinante
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Descrivere l’ultima opera di Sandro Veronesi non è un compito facile. Si potrebbe dire che ci sono i libri di narrativa, e poi c’è Il colibrì. Si tratta di un romanzo singolare, unico nel suo genere. Inoltre è la prima volta che l’autore sperimenta questo tipo di impianto illustrativo.  

Il racconto possiede un suo filo logico ma non cronologico. Gli eventi raccontati destrutturano passato, presente e futuro. L’arco temporale in cui si svolgono i fatti va dagli anni ’70 al 2030.

La complessità dell’architettura è compensata dalla semplicità della scrittura. Questa combinazione efficace tra colto e popolare è una delle ragioni del suo successo. Pubblicato a ottobre 2019, il volume è balzato subito nella top ten libri di tutti i network di settore.

Il 28 febbraio 2020 ha vinto l’edizione annuale del Premio Strega imponendosi tra una 6 finalisti. La circostanza dello spareggio si è verificata altre 7 volte in 73 anni della competizione letteraria. Il colibrì è anche uno dei libri più venduti della stagione editoriale autunno-inverno.

Dopo soli 4 mesi dall’uscita, aveva già superato le 100mila copie. Il romanzo è disponibile in formato kindle audiolibro integrale e con copertina flessibile.

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Il colibrì dal cuore umano

Sul dizionario alla parola resilienza ci dovrebbe essere la didascalia “vedi Marco Carrera”. Lui è Il colibrì dal cuore umano. La sua immobilità e immunità ai cambiamenti non sono né un pregio né un difetto.

Rappresentano soltanto il suo modo di essere. In una certa misura il protagonista è un uomo qualunque, o meglio è “qualunque uomo”. Tutti quelli del mondo, tutti quelli che avrebbe voluto o potuto essere.

Molti lo paragonano ad un’altra creatura di Veronesi, vale a dire a Pietro Paladini di “Caos Calmo”. Il personaggio è senza dubbio particolare, normale ma allo stesso tempo straordinario. Solo la storia potrà giudicare l’efficacia di questa nuova icona dei libri di narrativa.

Riuscirà ad eguagliare il Vitangelo Moscarda di Uno, Nessuno e Centomila? O anche lo Zeno Cosini de La coscienza di Zeno. Scomodando altri capolavori internazionali viene in mente osé Arcadio Buendía di Cent’anni di solitudine.

Per finire ci sarebbe anche il Billy Pilgrim di Mattatoio n.5. Con ognuno di essi Carrera ha in comune un’esistenza quotidiana, ma che ha qualcosa di magico.

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Il colibrì: formula per un best seller

il colibrì

A 10 mesi dal suo esordio negli store italiani, Il colibrì si conferma ancora uno dei libri del momento. Il segreto del suo gradimento sta nell’armonia di tutti gli elementi. Ad ogni modo se ne possono identificare alcuni che spiccano sugli altri.

La vicenda non si sviluppa solo grazie al flusso di parole in prima o terza persona. A parlare sono anche lettere, telefonate, mail e messaggi Whatsapp. L’idea è affascinante non solo per la sua originalità. Funziona anche per il modo in cui i “mezzi di comunicazione” scandiscono le epoche.

Ogni cosa detta o non detta, perfino i silenzi, esprimono significati ed emozioni. I continui flashback e flashforward, avanti e indietro nel tempo, sono come pezzi di un puzzle. L’autore lascia al lettore il compito di rimetterli in ordine. Sua è la soddisfazione di vedere il quadro completo che ha contribuito a ricomporre.

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Trama de Il colibrì (spoiler)

Marco Carrara è figlio, padre, fratello, marito e amante. Però la vita poco a poco gli toglierà ogni cosa. La prima ad andarsene sarà l’adorata sorella Irene. Lei, brillante e complessa sceglierà di togliersi la vita giovanissima.  

Poi sarà il turno di sua moglie Marina. Hostess inquieta e infedele che lo lascerà per un altro uomo. La catena di lutti proseguirà con i genitori, Probo e Letizia, persi dopo una lunga malattia. Per finire il destino gli porterà via anche sua figlia Adele in un tragico incidente.

Gli resta il rapporto complicato con suo fratello Giacomo e l’amicizia giovanile di Duccio. Tuttavia la vera costante è l’amore per Luisa, desiderata e mai avuta davvero.

Lui però sopporta tutto con incredibile forza. In questo è grande almeno quanto una volta è stato piccolo. A causa di una disfunzione ormonale non cresceva come i suoi coetanei. Così sua madre lo ha soprannominato “Il colibrì”, minuto e grazioso.

Anche cresciuto, quel titolo gli è rimasto cucito addosso. Il suo “animale totem” ora descrive la sua straordinaria dote. Lui che riesce a restare immune ai cambiamenti, per dolorosi che siano. La piccola creatura sbatte le ali 70 volte al secondo per restare fermo a mezz’aria.

Marco è così, immobile nello spazio e nel tempo. Congela la sua esistenza in un eterno presente….

Mostra spoiler
Poi “sul più brutto”, balza indietro, o in avanti fino ad assaggiare brandelli di futuro.

Questo ha il volto di sua nipote Miraijin. In giapponese il suo nome vuol dire “l’uomo nuovo”. Lei è il lascito di sua figlia Adele, un dono. Nel crescerla scoprirà il suo vero ruolo nella storia. Nella speranza e nella promessa di questo avvenire cercherà il senso di tutto. Troverà consolazione e ricompensa per quello che è andato perduto lungo la strada.

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Il giudizio dei lettori di libri di narrativa

classifica libri

Il colibrì è stato uno dei libri più letti e discussi a cavallo tra due anni. Prima dell’importante riconoscimento della Fondazione Bellocci, le aspettative di pubblico e critica erano già alte. Dopo la premiazione sono cresciute ancora di più.

Molti appassionati di libri di narrativa hanno rinnovato i propri voti di amore e fedeltà verso Sandro Veronesi. Altri hanno troncato una relazione forse già traballante. Di certo si tratta di un racconto fatto per non lasciare indifferenti. Infatti tra la prima e la seconda settimana di luglio 2020 è stato il libro più venduto su diversi portali e-commerce.

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Il colibrì che sa volare nel tempo

Al palato di qualcuno, il libro di Veronesi risulta piuttosto insipido. È difficile da seguire per la mancanza di ordine cronologico. L’espediente stravolge la forma senza aggiungere nulla alla sostanza. Tutti i capitoli, rimessi in sequenza, danno come risultato una serie di eventi monotoni e tristi.

La storia è stata montata con maestria ma non è sostenuta da contenuti altrettanto validi. Inoltre c’è chi evidenzia il trucchetto editoriale della stampa a grandi caratteri. Un puerile espediente per aumentare il numero di pagine e allungare il brodo.

Altri sottolineano che nei libri di narrativa la successione temporale è ininfluente. Per di più il racconto di una vita non è sempre logico e coerente. Può essere fatto di episodi e ricordi che vengono a galla in modo disordinato.

Non ci sono veri punti di riferimento. Nonostante ciò ogni sezione ha una sua dimensione e contesti ben riconoscibili. Senza bisogno di aiuti o bussole mentali, non si perde mai l’orientamento nel corso della storia.

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Libri di narrativa: miniere di significati

libri di narrativa

Il racconto è inutile e inconcludente. Sembra profondo ma è privo di reali  spunti di riflessione o sprazzi di ispirazione. Questo è il tono di molte delle voci che stroncano Il colibrì. Si tratta di un lavoro fiacco che è lo “specchio appannato” della società contemporanea.

È solo un flusso di coscienza a tratti autoreferenziale. Dietro non c’è un reale progetto letterario, né tanto meno uno scopo artistico. La prosa è pesante, manca la passione e l’incisività. L’autore cade nell’errore di mettersi in mostra con virtuosismo tecnico. In questo modo tutto il resto sembra sfocato o scompare del tutto.

Al contrario, nella personale classifica libri di tanti lettori, Il colibrì si piazza al primo posto. È un’intensa esperienza emozionale, potente e attuale. Questo romanzo è il modo migliore per perdersi tra emozioni, sensazioni, prospettive e ricordi.

Pur essendo un testo sfuggente, difficile da etichettare, risulta molto facile da capire. Lo spettatore può attingere da una miniera di infiniti significati. Ogni interpretazione è diversa come lo è ciascuna esperienza esistenziale. Qui sta la bravura di un genio dei libri di narrativa, e la bellezza della sua arte creativa.

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Veronesi piace a tutti? Assolutamente…forse

L’autore non convince, almeno non tutti i lettori. La qualità del suo stile è indiscutibile, però è freddo e poco coinvolgente. Il colibrì è strabordante di divagazioni, citazioni e metafore vuote e pompose.

L’epilogo è la parte più assurda di una vicenda già poco verosimile. Tanta angoscia per nulla, per una storia banale, confusa e deprimente. Purtroppo il libro è stato creato a tavolino senza sentimenti. Non trasmette e soprattutto non lascia nulla.

Il contrario di niente è ovviamente “tutto”. Ed è proprio questa parola che riassume ciò che molti vedono leggendo tra le righe del racconto. Ironia, romanticismo, commedia, tragedia, sono soltanto alcuni degli elementi più forti della trama.

Per gli appassionati del genere, Il colibrì è uno dei libri di narrativa più belli degli ultimi anni. Un romanzo denso di vita, di realtà e verità, descritto da una penna eccezionale. Il suo messaggio è semplice e significativo, ma è diverso per ogni persona.

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Una parola sui personaggi

libro più venduto

Non manca chi descrive i personaggi de Il colibrì come involontariamente comici e surreali. Essi sono lontani dalla realtà. La simulano solo tramite vicende drammatiche che tuttavia non suscitano commozione o empatia.

Tutti gli attori della storia sono “bidimensionali” e delineati male. Marco Carrera più che un moderno Giobbe sembra un manichino da crash test. La figura messianica della nipote Miraijin è paradossale. Sembra un “ibrido tra Greta Thumberg e Chiara Ferragni”.

Per molti altri Carrera potrebbe essere inserito nella galleria degli eroi Marvell. Senza super poteri ha la forza per resistere alla sfida a cui nessuno sopravvive, cioè la vita. Il resto dei personaggi è una galleria di umanità spettacolare e commovente.

Tra gli aspetti più tragicomici vi è l’onnipresente descrizione delle sedute psicanalitiche. Quasi tutti i personaggi si limitano a “parlare degli altri, ma non con gli altri”. In sintesi quello di Veronesi è un libro intimo e liberatorio, fatto per arrivare in profondità.  

I libri di narrativa sono una buona idea per trascorrere ore piacevoli. Il colibrì è senza dubbio uno di quelli capace di renderle addirittura indimenticabili. Scopri o riscopri la bravura del suo autore e la potenza della sua storia. Appena finita l’ultima pagina, torna da noi con un commento.

Il colibrì
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Il colibrì

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