Fabbricante di lacrime: recensione

3
6.5

15,10€ 15,90€

Best deal at: amazon.itAmazon.it
Fabbricante di lacrime: recensione
Fabbricante di lacrime: recensione
15,10€ 15,90€
Avvolge il lettore con un vortice di emozioni intense
Scrittura sospesa tra prosa e poesia di grande effetto evocativo
SaveSavedRemoved 0

Cosa accade quando credi alle favole ma finisci in quella sbagliata? Fabbricante di lacrime è la risposta. È il debutto di Erin Doom, pseudonimo di un’autrice italiana esplosa grazie a Wattpad col Nickname di DreamsEater. Proprio sulla piattaforma di social reading nasce questo racconto.

Al resto pensano fan e follower tramite “Tam Tam su Tik Tok” diffondendo video con stralci di testo. Nel maggio 2021 l’idea approda infine in libreria. Diventa quindi uno dei libri più venduti per lettori tra i 12 e i 25 anni. Ora è disponibile in formato kinde e con copertina flessibile.

Trama del Fabbricante di lacrime

Il Grave è un orfanotrofio del Minnesota, in America. È come un contenitore di storie, quasi tutte tristi, e tante senza lieto fine. Tra queste ci sono pure quelle dei 17enni Nica e di Rigel. Lei è dolce, sognatrice e inguaribile ottimista. Vede infatti sempre il bello del mondo e il meglio negli altri.

Lui è cupo, tormentato e dal fascino irresistibile. Per dimenticare ogni tanto le loro vite parcheggiate, i ragazzi della casa si raccontano favole e leggende. Ad esempio c’è quella del Fabbricante di lacrime. Lui vende gioie e dolori alle persone che gliele commissionano.

All’eco delle prime rispondono un giorno i coniugi Milligan. Loro “salveranno” Nica e le daranno finalmente ciò che desidera di più, una famiglia. Insieme a lei però prenderanno anche Rigel. Sembra quindi che un pezzo del suo passato continui ancora a perseguitarla. Lui è tante cose per lei. Rappresenta enigma e soluzione, veleno e antidoto, tutto tranne che un fratello adottivo.

La felicità non vuole compromessi ma a volte è costretta ad accettarli. Il loro rapporto strano e complicato è comunque un legame fortissimo. Li tengono uniti gli stessi ricordi di violenze, abusi e disagi. Nonostante tutto e a dispetto di tutti, si daranno cura e guarigione. Scopriranno sentimenti profondi e complessi l’uno nell’altra, l’uno per l’altra e dentro sé stessi. Per avere un pezzo di paradiso, spesso c’è da attraversare tutto l’inferno.

Guida alla lettura del libro di Erin Doom

Quello di Erin Doom sembra il solito romanzo per adolescenti. Tuttavia molto del suo significato si trova tra le righe. Infatti già i nomi dei personaggi hanno riferimenti metaforici. Nica è il nome di una farfalla. Invece la settima stella più luminosa, nella nebulosa di Orione, si chiama proprio Rigel.

Fragile e meravigliosa è lei, solitario e seducente è lui. Si tratta di due “ragazzi interrotti” come si definiscono i giovani che portano addosso il male di vivere. Tra queste pagine, si parla di violenza però con estrema e insolita delicatezza. Si racconta di infanzia negata e di crescita travagliata.

Spoiler

Per finire, chi è davvero il misterioso Fabbricante di lacrime? Inseriamo qui questa parte della recensione perché più che di spoiler si stratta di una chiave di lettura della trama. Il fantomatico artigiano delle emozioni è Rigel, però lo è pure Nica. Lo sono tutti e due e non lo è nessuno.

Confuso? In pratica lo sono l’uno per l’altra. Il senso è che nella vita c’è sempre qualcuno che rappresenta la principale fonte di felicità e tristezza per qualcun altro. Ecco spiegato anche perché il titolo non inizia con “Il” o “La”, visto che l’identità del personaggio in pratica è irrilevante. Quindi niente risvolti fantasy o esoterici, ma solo un suggestivo espediente letterario che però contiene un po’ di verità.

Qual è il “vero” Fabbricante di Lacrime?

Il primo attacco al romanzo di Erin Doom è proprio alla “leggenda” che ne ispira la trama. Pare infatti che l’dea del Fabbricante di lacrime sia in realtà di Daniele Conserva. L’autore scrive qualcosa di simile nella raccolta di racconti Il bosco dei violini e altre storie, del 2011.

Il secondo affondo invece riguarda il testo, pieno di lunghe descrizioni, metafore e paroloni. In sostanza la scrittrice si concentra tanto sui particolari fisici dei personaggi, ma poco su quelli psicologici. Inoltre lo stile è verboso, pomposo, inutilmente autoreferenziale e pesante.

Personaggi e ambientazioni sono fuori dalla realtà. Gli “attori” principali sono piatti, mentre quelli secondari sono quasi inesistenti. Manca quindi un vero approfondimento dei profili e delle tematiche trattate. Argomenti delicati sono solo pretesti di colore e non veri motivi conduttori.

La nostra “DreamsEater” ha però tantissimi avvocati difensori. Secondo questi infatti la somiglianza tra le storie è solo vaga e casuale. L’invenzione del vero Fabbricante di lacrime è dunque tutta originale. Spesso individui che apparentemente non hanno nulla in comune, giungono a conclusioni simili. È questione di casualità come il teorema della scimmia instancabile.

Per quanto riguarda l’aspetto descrittivo, si tratta di un normale strascico di Wattpad. Sulla piattaforma quello stile è una sorta di linguaggio. Che dire infine dei personaggi? A dispetto delle critiche sono loro la forza della storia. I dialoghi sono profondi e intensi, al limite del poetico.

In ultima analisi, se un romanzo è poco verosimile in fondo che importa? Ogni opera creativa necessita di qualche licenza narrativa. Si tira quindi in ballo anche stavolta la sospensione dell’incredulità. In sostanza come dire, si ok Superman non esiste, ma chi se frega, goditi il film.

Ecco la cura al “blocco del lettore”

Come “irritare”, depistare e confondere qualcuno che segue una trama? Facile, basta cambiare il punto di vista del narratore, dalla prima alla terza persona. Questa tecnica che Erin Doon considera accattivante, per molti invece spezza il ritmo del racconto, disorienta e annoia.

Perché allora questo Fabbricante di lacrime sia uno dei libri più letti della sua stagione editoriale? Questione di marketing per alcuni. La storia è debole, piena di luoghi comuni, prevedibile e banale. Si tratta di un prodotto confezionato per adolescenti. Tuttavia proprio per questo è diseducativo.

È un romanzo su un rapporto tossico tipo “Sindrome di Stoccolma”. Nica non è dolce ma solo stupida. Rigel invece non è complesso ma semplicemente un sociopatico. I personaggi parlano tanto senza dire mai davvero qualcosa. In pratica è materiale sviluppato e strutturato male.

Molti altri al solo sentire il titolo “Fabbricante di anime”, dichiarano: è il libro più bello mai letto. È come un viaggio emotivo sconvolgente. Uno degli aspetti più magnetici è il contrasto di Nica e Rigel, due facce della stessa medaglia. Le loro vite sono allegorie profonde, dolorose e stupende.

In quasi 700 pagine Erin Doom racchiude mistero, passione, rinascita e crescita. Parla di anime ferite, rotte e smarrite che guariscono, si riparano e si ritrovano. Le sue frasi, tenere ma graffianti, toccano nel profondo. Il risultato è restare incollati al testo e legati ai protagonisti. Un libro come questo supera qualunque diffidenza e cura il blocco del lettore di chi ormai ha visto di tutto. Ora che hai la tua recensione serve solo un buon libraio, noi invece un Fabbricante di commenti!

Fabbricante di lacrime
15,10 15,90€ 6 used from 12,72€ 30 new from 15,10€
disponibile
Fabbricante di lacrime

2/5 (1 Recensione)
6.5 Total Score
Ipnotico

È un young adult, un dark romance, un romanzo rosa, un libro per la generazione Z e nessuno di questi. Fabbricante di lacrime ha tanti volti da rendere difficile un vero identikit. L’opera di esordio di Erin Doom è il biglietto da visita di un nuovo e dirompente talento letterario tutto italiano.

PROS
  • Avvolge il lettore con un vortice di emozioni intense
  • Scrittura sospesa tra prosa e poesia di grande effetto evocativo
CONS
  • Alcuni argomenti sono ripetuti in modo ossessivo e con linguaggio verboso
  • Troppe descrizioni e cambi di POV dei protagonisti rallentano il ritmo narrativo
Add your review  |  Read reviews and comments

1 Comment
  1. una buona storia, delicata prima e via via complessa fino a toccare toni struggenti, tuttavia ho trovato inopportuno fare passare per grande amore della vita un rapporto che in molti aspetti è decisamente tossico. Lo stile narrativo al contrario, è noioso e ridondante, descrizioni ripetute decine di volte, annoiano non aggiungendo nulla di interessante. Esasperatamente minuziosi i particolari fisici ed espressivi dei personaggi tanto da diventare pesanti.Se le pagine fossero state la metà, si sarebbe avuto un prodotto migliore

    Leave a reply

    Peekincity Deals
    Logo
    Register New Account
    Condividi con un amico