Controcorrente: il nuovo libro di Matteo Renzi


È uno dei personaggi più famosi e discussi dello scenario politico italiano degli ultimi anni. Si tratta di Matteo Renzi, che nel suo libro Controcorrente, in pratica “auto-recensisce” il proprio operato. Non ci sono giustificazioni ma i perché e i “per chi” di una crisi di Governo in piena pandemia.
Uscito il 13 luglio 2021 è subito in testa a tutte le classifiche, scalzando pure i tradizionali romanzi da “ombrellone”. Il titolo è un “leggerissimo plagio” dell’omonimo del 2013, intervista del giornalista Peppino Caldarola a Massimo D’Alema. Caso, provocazione o mossa di marketing?
Ad ogni modo il volume è disponibile in formato digitale kindle e con copertina flessibile. Infine c’è anche la versione audiolibro (anteprima).
Di cosa parla il libro Controcorrente di Matteo Renzi
Il 13 gennaio 2021 il premier Giuseppe Conte apre la crisi di Governo. Il successivo 13 febbraio gli subentra Mario Draghi con il suo Esecutivo. Inizia un nuovo corso però termina pure il lungo periodo di tensioni tra lo schieramento M5S e Italia Viva. Cosa è accaduto davvero e perché?
A parlarne è uno dei protagonisti, se non addirittura quello principale. Matteo Renzi è infatti l’uomo più strettamente collegato ai fatti dell’ormai famoso mese di transizione. Lui non rinnega le responsabilità ma anzi rivendica il primato della lungimiranza e del “fine che giustifica i mezzi”.
Per lui, e per tutti quelli che la pensano come lui, le manovre per la ripresa del Paese non erano abbastanza efficaci. Così pure quelle per la gestione della pandemia. Serviva quindi una formula diversa, e trovarla pure il più presto possibile. Ecco le ragioni di una scelta controcorrente.
Quella decisione ritenuta folle e sconsiderata era invece frutto di una visione strategica globale. Tra riflessioni e stoccate agli avversari, questa è la versione di chi c’era e c’è ancora.
Renzi il “comunicaTTore”
Renzi è toscano con il buon Galileo Galilei. Sarà solo una coincidenza, però pure lui è convinto che “dietro ogni problema si nasconde un’opportunità”. Questo vale a maggior ragione quando chi trova quell’opportunità è lo stesso che crea il problema. Una crisi di Governo vuol dire instabilità.
Tuttavia è anche un’occasione di rinnovamento e di cambio di passo. Si è trattato di buon senso, di “sesto senso”, o di semplice fortuna? Troppo presto per dirlo. Ad ogni modo il suo Controcorrente resta a tutti gli effetti una testimonianza utile a prescindere dai gusti e dall’orientamento politico.
Magari pure Conte scriverà la sua versione della storia e il cerchio sarà completo. L’autore descrive la propria creatura editoriale come “un manifesto contro banalità, conformismo e omologazione”. Di sicuro è la prova che non ha solo doti di comunicatore, ma pure di narratore e perfino di attore.
L’opinione dei lettori

Con questo libro Matteo Renzi rende davvero difficile il nostro lavoro. Di norma infatti a questo punto arriva il bilancio prodotto dallo screening delle opinioni presenti sulle fonti disponibili. Tutti i giudizi positivi appartengono a coloro che apprezzano il pensiero e lo stile del leader di IV.
Ne consegue che quelli negativi si riferiscono a chi non lo stima come politico né come uomo. Il problema è che molti detrattori di questo testo, in realtà non l’hanno nemmeno letto o appena sfogliato. Del resto, perché mai acquistare un libro di qualcuno per cui si prova tanta antipatia?
È un po’ come pagare il biglietto per vedere un film dell’attore che si detesta di più. Tuttavia c’è per fortuna una frangia composta da “odiatori onesti” e da lettori onnivori. I primi sono quelli che non lo trovano simpatico ma che nonostante ciò aspettano la fine del libro prima di stroncarlo.
I secondi sono coloro che in pratica leggono di tutto e che non hanno particolari pregiudizi. Detto questo, al di là delle fazioni, tutti condividono uno specifico aspetto. A prescindere dal contenuto e da chi lo scrive, Controcorrente infatti piace per il suo linguaggio agile e per il suo ritmo incisivo. Niente politichese stretto, né copywriting concepito per Twitter, e questo a quanto pare funziona.
Un libro controcorrente…di nome e di fatto
Quello di Matteo Renzi è un testo ridondante, pieno di retorica e di autocompiacimento. Alcune parti hanno un tono quasi di impresa epica. Senza mezzi termini sono i giudizi dei lettori più severi. La “mannaia” si abbatte in particolare sugli ultimi due capitoli, giudicati a addirittura inutili.
Sempre i detrattori parlano di un volume povero di contenuti e di idee. Al contrario è ricco di falsità e banalità. I commenti sull’opera inoltre proseguono quasi sempre con altri che colpiscono l’autore. Si sprecano infatti epiteti quali: incoerente, egocentrico, inaffidabile, o ben peggiori.
Per gli irriducibili sostenitori invece il libro Controcorrente è interessante, ben argomentato e vero. Svela con coraggio i retroscena della politica. È istruttivo come un saggio e avvincente come un giallo. Finalmente si abbatte il muro di ipocrisia che infastidisce soltanto chi odia la verità.
Oltre alla sostanza, pure la forma è gradevole. Il testo trasuda emozione e passione per la politica. Si tratta di un volume indispensabile per informarsi e sapere. È una sorta di manuale per aprire la mente e gli occhi. È utile per avere un informazione libera, corretta e completa.
Una storia, due versioni
Pescando tra le critiche si continua più sull’operato del leader di IV che sul suo prodotto editoriale. Quest’ultimo poi pare solo una raffica di scuse e scappatoie ricamate ad arte. Per i denigratori a tutto tondo, il libro Controcorrente è una raccolta di barzellette tristi su un maltrattato Tricolore.
Se vende è perché si tratta di qualunquismo allo stato puro. Si tratta in sostanza di un opuscolo di propaganda sui soliti temi cari all’autore. Più che uno scrittore Renzi è un prestigiatore. Usa infatti le parole per illudere e confondere, senza però mai dire davvero qualcosa di valido.
È tutta un’altra storia quella che raccontano i followers dell’ex premier e segretario PD. Il suo libro è una cronaca puntuale, senza fronzoli e senza paura di quel mese decisivo tra due governi. Non solo è un lavoro di spessore ma grazie al suo stile diretto aiuta a capire pure i punti più oscuri.
Meno di 300 pagine bastano per un’analisi schietta e puntale della realtà. Ogni frase trasmette intelligenza, umanità e ironia. Per finire, la versione udibile rappresenta una chicca per intenditori. Lo stesso contenuto diventa infatti quasi un testo teatrale, ben raccontato e coinvolgente.
Questa è la nostra recensione basata su centinaia di opinioni di lettori come te. Ora però manca solo la tua. Se ci sei batti un colpo, anzi meglio, lascia un commento.
Scorrevole e in parte utile per capire un certo modo di intendere la politica. Sicuramente si è tolto qualche sassolino ma ancora non ha rivelato tutto.