A proposito di niente: l’intera biografia Woody Allen

A proposito di niente non è come le solite biografie. Insolito è il soggetto, inconsueta è la narrazione, inconfondibile è lo stile. Dove finisce la persona e inizia il personaggio? In questo caso è lo stesso Woody Allen a rispondere.
Tutt’altro che celebrativo o autoreferenziale, il racconto è lucido e onesto. A tratti la prosa è addirittura spietata. Però è sempre condita dal suo cinico senso dell’umorismo. Questo libro non è solo la cronaca di una vita ma della “percezione di essa”.
In Italia il volume è uscito il 14 maggio 2020. A inizio luglio è ancora primo in classifica in tutti gli store dedicati, nella sezione biografie e saggistica. Pur non essendo il tipico best seller estivo, promette di mantenersi tra i più venduti in mezzo agli ultimi libri usciti.
A proposito di niente è disponibile in formato Kindle e copertina flessibile. La confezione con copertina rigida, al momento, è in commercio solo nella versione inglese. Basteranno le freddure di Allen a rinfrescare sotto l’ombrellone?
A proposito di…A proposito di niente

È tra i libri nuovi, o quanto meno recenti, che più hanno fatto discutere. Se ne è parlato in tutte le salse ancor prima della pubblicazione. Ha anche rischiato di non vedere mai la luce perché contenente particolari alquanto scomodi.
Tralasciando, per ora, le parti scottanti, A proposito di niente è una sorta di dizionario dei sinonimi e dei contrari. L’autore parla di sé e “tra sé”, abbondando con digressioni, divagazioni e parentesi. Il risultato è una storia colorita, come il giallo della copertina, come i taxi della sua amata New York.
Leggendolo scoprirai ad esempio che il “suo” film preferito è Io e Annie. E che tra i personaggi che più gli assomigliano c’è incredibilmente Cecilia de La Rosa Purpurea del Cairo. In lei c’è il Woody ragazzino che si rifugiava nelle sale dei cinema per fuggire dalla realtà, e per elaborarla meglio.
A proposito di niente è una stupenda fotografia del regista. Un po’ come nell’antica credenza tribale, questo scatto gli ruba un pezzetto dell’anima.
Di cosa parla A proposito di niente

Se Woody Allen fosse il nome di una città questo libro sarebbe un tour guidato dallo stesso Allan Stewart Königsberg. Infatti questo è il vero nome del regista, sceneggiatore e attore statunitense. Il “percorso” comprende sia i quartieri lussuosi e illuminati che i sobborghi modesti e bui.
In pratica i successi e i fallimenti, su e giù dal palcoscenico. Senza un preciso ordine cronologico, il viaggio tocca l’infanzia, la giovinezza e la maturità. Dagli esordi nel cabaret, passando per la tv, il teatro e l’approdo al cinema.
A proposito di niente è a metà tra un romanzo e un’intervista. Però a tenere microfono e taccuino è sempre la stessa persona. Allen accenna ai nomi che lo hanno maggiormente ispirato. Parla dell’ammirazione per Groucho Marx, Jerry Lewis, Federico Fellini e Ingmar Bergman.
Con lo stesso candore descrive invece l’indifferenza per mostri sacri come Michelangelo Antonioni, Charlie Chaplin, Stanlio e Olio. Trovano spazio aneddoti incredibili e spassosi. Ci sono gli amori, le collaborazioni, le passioni e le nevrosi.
Si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa, fino alla vera pietra dello scandalo degli anni ’90. L’ex compagna Mia Farrow lo trascinò in tribunale per aver avuto una relazione con l’allora 22enne figlia adottiva Soon Yi. Poi il ritorno alla gogna del 2014, con il caso Harvey Weinstein e il movimento Me Too.
Stavolta l’accusa, rivelatasi infondata, fu di molestie sessuali alla figlia adottiva Dylan. Il titolo del libro fa riferimento proprio a questo. In sostanza “molto rumore per nulla”. Questo nulla però ha avvelenato la sua vita e la sua reputazione.
A proposito di niente si affranca dalla consueta formula dei libri autobiografici. È un diario di ricordi e cose da dimenticare. Allen, a 85 anni suonati, forse non ha trovato il senso della vita, ma cerca di darne ugualmente uno alla propria.
Cosa ne pensano i lettori

Il vantaggio delle biografie è che chi le legge di sicuro è interessato al soggetto. Per le altre categorie è sufficiente che si tratti di libri nuovi, magari ben pubblicizzati. La curiosità spinge ad acquistarli anche se non si è fan dell’autore o del particolare genere letterario.
Chi ha comprato o comprerà A proposito di niente, di certo è un estimatore di Woody Allen. Tuttavia se ci si aspetta una retrospettiva dei suoi film, si potrebbe restare un po’ delusi. Ad ogni modo si parla pur sempre di autobiografie, e di sé stesso ognuno racconta ciò che vuole.
Tra novità libri e vecchi trucchi di marketing
Alcuni lettori scontenti hanno espresso il loro disappunto in merito alla “pubblicità ingannevole”. Sinossi a parte, la copertina, la grafica e il titolo sono trucchetti di marketing pubblicitario. Infatti la confezione suggerisce un tono spiritoso e dissacrante, ma non è esattamente così.
C’è spazio per qualche battuta, ma il testo è piatto e non decolla. Il racconto è piuttosto noioso. La parte più pesante è quella sulle infinite descrizioni dei personaggi incontrati sul lavoro. Sarebbe stato meglio aggiungere simpatiche curiosità e retroscena inediti.
Per i fan di Allen, e non necessariamente delle biografie, sembra quasi di avere accanto il regista. Ad ogni riga pare di sentire la sua voce un po’ beffarda che si racconta con velata modestia. A proposito di niente è un libro scorrevole e intelligente.
Tra le parti più caratteristiche vi sono le esilaranti vicende psico-sentimentali. Mentre volano le pagine, ci si sente come seduti in un cinema dove proiettano la vita dell’autore. Allen è geniale sia dietro la macchina da presa che dietro la macchina da scrivere.
Vicino alla personalità di Allen, lontano da quello che ci si aspetta

I più critici pensano che A proposito di niente sia una vera e propria occasione mancata. L’autore aveva tutto il tempo e lo spazio per dare il meglio di sé, invece non ci è riuscito, o non ha voluto. Molte parti sono fiacche e ripetitive. Si tratta di un’opera molto lontana e diversa da ciò che in parecchi attendevano.
Tranne che per qualche breve scintilla di umorismo, l’autore non fa altro che tentare di riabilitare sé stesso dagli scandali più recenti e remoti. Forse il libro ha pagato lo scotto di una traduzione inefficace, ma sta di fatto che il prodotto finito è deludente.
Il fedele pubblico del regista statunitense invece non ha dubbi. Il libro è una delle biografie da leggere assolutamente. Pur non essendo esilarante, è ugualmente capace di coinvolgere e incantare. Tra le pagine è possibile trovare l’autore nella sua versione più diretta e vera.
L’intero volume è una specie di “one man show” che dura tutta la vita. Allen mette in scena la propria storia, senza filtri e senza paura. In diversi momenti non si può fare a meno di provare solidarietà per tutto ciò che ha subito.
A proposito di niente è il suo lascito, la sua esperienza, la sua rappresentazione della realtà. Il tutto è descritto dal punto di vista di un acuto osservatore.
Usando un altro titolo tra i mitici film di Allen, a questo punto possiamo dire “Match Point”. Di certo questa sarà un po’ diversa dalle biografie che potresti trovare su Wikipedia. Adesso siamo proprio curiosi di sapere cosa ne pensi tu di questo libro. Torna presto e lasciaci un commento.